Centinari

Render 3d, video, storytelling e creazione di una landing page per il lancio di Testanera Riserva Brut 2016

Ad agosto, la Franciacorta ha dato un’ulteriore prova della sua eccezionale vocazione alla viticoltura

Dopo Ferragosto, quando la vendemmia era ormai prossima, la stagione ha portato alle viti il secondo grande regalo: forti escursioni termiche.
La bacca ha sigillato di notte tutti gli aromi sintetizzati durante il giorno. 

Già in vigna, la natura ha arricchito Testanera di aromi e profumi straordinari.
La vendemmia, fatta rigorosamente a mano in piccole cassette, ha preservato l’uva da fermentazioni precoci e non controllate, dovute al peso del mosto.

Al termine del suo viaggio lento e insieme maestoso, Testanera si è presentato all’assaggio pronto a colpire l’immaginazione

Perché si percepiscono tante sensazioni, tutte diverse tra loro: ne inseguiamo una, ne scoviamo altre cento. Proviamo a dividerle e si moltiplicano.

Si ravvisano i fiori bianchi, il mango, l’ananas maturo: una ricchezza di sentori, propria dell’uva Chardonnay, che evolve in frutta fresca e matura, anche tropicale.
Poi c’è la frutta secca, tipica degli Chardonnay di lungo affinamento.
Ma c’è tanto altro: profumi e aromi si rincorrono, cambiano nel corso della degustazione, è difficile separarli, dare loro un nome.

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